Spesso sentiamo parlare di “modello di business replicabile” o “modello di business scalabile“. Ma che cosa significano questi concetti? In questo articolo cercheremo di chiarire queste espressioni, provando a spiegarne l’importanza per chi intende fare impresa.
Replicabilità e scalabilità
Il tema relativo ai modelli di business è decisamente troppo ampio. concentriamoci pertanto sui due concetti evidenziati nella headline: replicabilità e scalabilità. A che cosa essi si riferiscono? Un modello di business replicabile è un modello che può essere replicato, così com’è, in tempi e luoghi diversi, senza alcun aggiustamento strutturale. Un modello di business scalabile è invece un modello in grado di incrementare rapidamente le proprie dimensioni, senza però aumentare – con la stessa proporzione e rapidità – l’impiego delle risorse economiche.
Economie di scala
“Scalabile” è un aggettivo che rimanda al concetto di “economie di scala“. L’idea è che, aumentando la produzione, diminuisca corrispondentemente il costo unitario del prodotto. A incidere sulla riduzione del costo unitario possono essere più fattori: efficientamento dell’organizzazione, divisione del lavoro funzionale, abbattimento dei costi delle materie prime, facile accesso al credito, innovazioni tecnologiche. In genere, le aziende che nascono e crescono permeate da una cultura profondamente hi-tech sono caratterizzate in maniera naturale da profonde economie di scala.
Startup e modello di business scalabile
Cosa c’è di più innovativo, infatti, di una startup tecnologica? E’ proprio in relazione a questa tipologia di imprese che il concetto di scalabilità viene generalmente utilizzato.
Le caratteristiche di un business scalabile
Non è un caso che le startup presentino, nei primi anni di vita, alti indebitamenti e bassa redditività. Ciò è dovuto ad una specifica caratteristica dei modelli di business scalabili: alti costi fissi e bassi costi variabili. Agli esordi del business, quando ancora le vendite non sono decollate, i costi fissi dell’impresa possono pertanto generare enormi passivi. Ma la caratteristica del business model è quella di non aumentare – se non in maniera irrilevante – i costi variabili all’aumentare della produzione richiesta dal mercato. Questo significa che il costo unitario del prodotto scende drasticamente al crescere della produzione. Ed è grazie a questo meccanismo che si generano alti margini di profitto.
Modello di business scalabile: alcuni esempi
Forniamo di seguito alcuni esemplari modelli di business nei quali scalabilità e della replicabilità sono ben evidenti.
Business scalabile Uber
La nota impresa di trasporti privati possiede tutte le caratteristiche sia della replicabilità che della scalabilità. Trasportare un passeggero dall’aeroporto al proprio hotel è un servizio banalmente replicabile, ossia proponibile ovunque, salvo qualche piccolo aggiustamento. La scalabilità del business è invece garantita dai costi fissi stabili – che le corse siano cento o mille poco cambia – e dai bassissimi, quasi assenti, costi variabili.
Business scalabile McDonald’s
Si tratta del modello scalabile e replicabile per antonomasia. Di fatto “mcdonaldizzazione” è un termine che, non ha caso, è stato usato come sinonimo di “globalizzazione”: l’apoteosi della replicabilità. La scalabilità del business è forse meno evidente, poiché appare ovvio che i costi fissi aumentano a mano a mano che il business si espande (affitti, personale, materie prime, ecc.). Ma, come per tutti i franchising, a sfruttare le economie di scala è indubbiamente la spesa di marketing e pubblicità.
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