Se vuoi creare un articolo che spicchi tra la massa e che faccia girare la testa ai motori di ricerca, allora devi seguire questa giuda per l’ottimizzazione SEO.
La scrittura SEO è un aspetto cruciale per il successo di un sito web, poiché si concentra sull’ottimizzazione dei contenuti per renderli facilmente individuabili dai motori di ricerca come Google, Bing e Yahoo. In questa guida, ti forniremo alcuni consigli utili per scrivere contenuti SEO-friendly che migliorino il posizionamento del tuo sito web nei risultati di ricerca.
Per comprendere come scrivere un articolo ottimizzato per i motori di ricerca, è importante prima chiarire il concetto di “scrittura SEO-friendly“.
La scrittura SEO non ha un termine accademico preciso, ma si tratta di creare contenuti che catturino l’attenzione del pubblico di riferimento. Come si fa? Con un’analisi SEO approfondita che permette di capire le loro esigenze, curiosità e domande, per poi rispondere con un testo di alta qualità.
Insomma, il web copywriting è un mix di creatività e tecnica che parte da una ricerca accurata.
Il web writer deve scrivere per il pubblico, non per i motori di ricerca. Non esiste una formula magica per il copywriting SEO: dipende dalla creazione di contenuti di qualità. Bisogna conoscere le regole di Google e fare un’analisi attenta delle parole chiave e dell’intento degli utenti. Concentrati sulle esigenze del tuo pubblico e usa parole chiave mirate per raggiungere il pubblico giusto e posizionarti in alto nei motori di ricerca.
Scopri il vero potere delle parole chiave: andare oltre i SEO tool per creare una strategia di successo. Sì, gli strumenti come SEOZoom, Keyword Planner di AdWords, SEMRush, Google Trends, Ubersuggest, Majestic SEO e molti altri sono incredibilmente utili, ma non possono fare tutto il lavoro pesante per noi.
Per una strategia di successo, dobbiamo usare astuzia ed esperienza e non guardare solo ai numeri delle parole chiave. È importante capire l’intenzione di ricerca degli utenti e fornire ciò che cercano. In questo modo, possiamo trovare le parole chiave rilevanti per il nostro business e raggiungere i nostri obiettivi in modo efficace.
Il search intent e i 3 diversi tipi di ricerca web
Esistono tre tipi principali di search intent:
- Informativo: l’utente cerca informazioni su un determinato argomento. Ad esempio, “come cucinare una lasagna” o “quali sono i sintomi dell’influenza”.
- Navigazionale: l’utente cerca di raggiungere un sito web specifico. Ad esempio, “Facebook” o “Amazon”.
- Transazionale: l’utente ha l’intenzione di effettuare un’azione, come l’acquisto di un prodotto o la registrazione per un servizio. Ad esempio, “acquisto iPhone X” o “registrazione Netflix”.
Il search intent, o intento di ricerca, si riferisce all’obiettivo o all’intenzione che un utente ha quando effettua una determinata ricerca su un motore di ricerca. Ad esempio, un utente che cerca “migliori ristoranti a Milano” potrebbe avere l’intenzione di prenotare una cena o di scoprire le ultime novità sulle offerte gastronomiche della città. Il search intent è importante perché consente di comprendere meglio le esigenze degli utenti e di creare contenuti che rispondano in modo efficace alle loro domande e alle loro aspettative.
Se sei un utente WordPress, probabilmente ti sarà già familiare la distinzione tra pagine e articoli. Potresti pensare che questa differenza sia inutile, ma ti assicuro che è fondamentale per il successo del tuo sito web.
Spesso mi chiedono il motivo di questa distinzione, dal momento che entrambi sembrano essere semplici pagine. La risposta è semplice: questa distinzione ci aiuta ad impostare correttamente il sito in base all’intento di ricerca dell’utente. Gli articoli, che fanno parte del blog integrato nel sito, sono ottimi per intercettare le ricerche informative, mentre le pagine sono perfette per le ricerche commerciali.
Ecco perché le pagine del tuo sito devono essere studiate accuratamente per massimizzare i risultati. Ricorda che il tuo sito web deve vendere sempre qualcosa, direttamente o indirettamente. Se hai un blog professionale, ad esempio, puoi utilizzarlo per far conoscere i tuoi prodotti o servizi. Tuttavia, devi fare attenzione a non cadere nell’errore comune di utilizzare gli articoli del blog per presidiare parole chiave commerciali.
Se vuoi posizionarti per parole chiave commerciali, come ad esempio “servizi SEO”, è importante che crei una pagina dedicata, non un articolo. Il tuo blog, invece, ti servirà per posizionarti con parole chiave informative. Ricorda che, anche se le ricerche informative sono più numerose (si parla dell’80% circa delle ricerche), sono lontane dalla conversione, ovvero dall’obiettivo del tuo sito.
In sintesi, la distinzione tra pagine e articoli è un fattore cruciale per la SEO del tuo sito WordPress. Utilizza questa distinzione in modo strategico per massimizzare i tuoi risultati e ottenere il massimo ritorno dal tuo sito web.
Se vuoi avere successo nell’analisi delle parole chiave, devi conoscere l’intento di ricerca e mettere a fuoco il tuo progetto! Non puoi pretendere di fare una corretta analisi sulle piscine se non conosci a fondo il settore e la tipologia di prodotto. E lo stesso vale se stai svolgendo l’attività per un cliente: devi capire a fondo l’azienda per cui lavori e quali sono i suoi prodotti.
Ma non basta: devi anche sapere quali sono le parole chiave più importanti per il tuo progetto. Non farti ingannare dal volume di ricerca di una keyword, potrebbe non essere utile per il tuo obiettivo.
Conoscere l’intento di ricerca e mettere a fuoco il progetto sono le prime cose necessarie per la riuscita dell’analisi delle parole chiave. Ma non preoccuparti, una volta acquisite queste conoscenze, potrai definire tutta la parte operativa e iniziare a fare seeding.
Quindi, una volta compreso l’intento di ricerca e messo a fuoco il progetto, possiamo passare alla parte operativa. Inserire le parole giuste è fondamentale per ottenere le risposte necessarie. Dobbiamo avere cura di scegliere attentamente le keyword da utilizzare, altrimenti lo strumento non potrà aiutarci.
Una volta ottenuto l’elenco di parole chiave, è importante fare una pulizia accurata. Dobbiamo eliminare quelle che non sono rilevanti per il progetto e selezionare quelle che ci interessano di più. Queste saranno utilizzate come riferimento per la creazione di articoli del nostro blog o pagine dei prodotti o servizi. In questo modo, saremo in grado di creare contenuti mirati che rispondono alle esigenze dei nostri potenziali clienti.
L’analisi SEO è solo il primo passo per sviluppare contenuti di qualità sul tuo blog. Ma come trasformare la mole di informazioni raccolte in un piano editoriale organizzato e coinvolgente? La risposta è nella strategia del blogger: incrocia i risultati dell’analisi SEO con gli obiettivi, il target di riferimento, la concorrenza e il tone of voice del tuo blog.
Ma non basta: devi creare una mappa mentale dei contenuti per organizzare tutte le informazioni emerse e trasformarle in una lista di argomenti precisi. Ad esempio, se la tua analisi SEO ti ha fatto scoprire la keyword “come installare WordPress”, devi creare un foglio di calcolo con titoli efficaci, date di pubblicazione e query correlate per approfondire l’argomento con criterio.
Non dimenticare che il SEO copywriting deve essere sempre incentrato sul pubblico e sulle sue esigenze: usa i risultati dell’analisi SEO come spunto per creare contenuti coinvolgenti e utili. Ricorda, la scrittura SEO non è un fine a sé stesso, ma uno strumento per dare al pubblico ciò che cerca e per far crescere il tuo blog.
Se siete stufi di sentir parlare della “keyword density” e di dover sacrificare la qualità della vostra scrittura per ottenere un vantaggio SEO che in realtà non esiste, sappiate che non siete soli. La percentuale della keyword più importante rispetto alle altre parole del testo non determina la qualità di un contenuto e, in nome della keyword density, sono stati commessi i peggiori crimini linguistici.
Ma non disperate, perché c’è una soluzione! Ignorare la keyword density e scrivere per le persone, non per i motori di ricerca, è la chiave per creare contenuti di qualità che rispettino le regole della scrittura e soddisfino le esigenze dei lettori.
Non è sufficiente ripetere una parola in modo ossessivo per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Ciò che conta veramente è creare contenuti di valore, che rispondano alle domande degli utenti e li aiutino a risolvere i loro problemi.
Google vi aiuterà a creare un prodotto migliore per l’utente, perché il suo algoritmo si basa sulla qualità del contenuto. Quindi, invece di concentrarvi sulla keyword density, concentratevi sulla creazione di contenuti informativi, coinvolgenti e originali. In questo modo, avrete maggiori possibilità di essere notati e apprezzati dal pubblico di riferimento.
In sintesi, ignorare la keyword density è un passo importante per migliorare la qualità della vostra scrittura e ottenere migliori risultati SEO. Non abbiate paura di usare la vostra creatività e di sperimentare nuove tecniche di scrittura, perché alla fine ciò che conta è la qualità del vostro prodotto.
Nell’ottimizzazione SEO dei testi, inserire le parole chiave in modo strategico è fondamentale, ma la “keyword density” è inutile. Dobbiamo far comprendere a Google di cosa parliamo con attenzione, ma i nostri lettori sono al primo posto. L’arte dell’inserimento delle parole chiave richiede creatività, competenza e strategia per creare contenuti di qualità apprezzati sia dagli umani che dai motori di ricerca.
Il tag title rappresenta l’arma vincente per catturare l’attenzione dei lettori e descrivere l’argomento del testo. Lo stesso vale per la meta description, il permalink e il testo alternativo dell’immagine. Ma quanti termini dobbiamo inserire nel testo?
Il numero dipende dalla necessità di far comprendere chiaramente il contenuto dell’articolo. Ecco alcuni consigli per scrivere un testo SEO-friendly senza compromettere la leggibilità:
- Scegli le parole attentamente e non ripeterle casualmente.
- Utilizza le keyword nel tag title.
- Cura il permalink.
- Definisci H2 e H3.
- Scrivi una meta description accattivante.
- Aggiungi link interni pertinenti.
- Ottimizza le immagini.
- Inserisci le keyword nell’H1.
Tuttavia, evita di forzare l’uso di una specifica combinazione di parole per posizionarsi in modo artificioso. Ad esempio, se vuoi creare un testo che si posizioni con la query “esempio testo SEO”, non forzare la sua presenza. È meglio parlare di “esempi di testi ottimizzati per la SEO” o “testi in chiave SEO”. Google è abbastanza intelligente da comprendere il tuo messaggio e apprezzare la qualità del tuo contenuto.
Quali sono i migliori strumenti che un bravo web writer dovrebbe utilizzare per scoprire e studiare le parole chiave? Insieme al SEO, questo lavoro richiede l’utilizzo di strumenti sofisticati come SEMrush, SEOzoom, Majestic e altri ancora. Ma quali sono esattamente?
Il Keyword Planner è uno strumento che ti aiuta a scoprire il volume di ricerca e il costo per click di una parola chiave e delle sue varianti. Sebbene ora fornisca solo stime a meno che tu non abbia una campagna Google Ads attiva, rimane comunque un ottimo punto di partenza per la tua ricerca delle parole chiave.
Answer the Public sta portando una vera rivoluzione nella scrittura online. Con questa innovativa risorsa, è possibile individuare tutte le domande relative a un termine, una frase o un argomento. Grazie alla visualizzazione grafica a raggio, tutto diventa molto più facile da capire.
Ubersuggest è uno strumento potente che permette di organizzare in modo alfabetico tutte le parole chiave correlate ad un determinato termine. Se usato in combinazione con Supermetrics, offre risultati ancora più precisi. Inoltre, un’alternativa interessante a Ubersuggest è il tool di Riccardo Mares, SuggestMrx.
Correlate di Google è una funzione del motore di ricerca che ti consente di trovare ricerche correlate a quella che hai digitato. Questa funzione si attiva con il completamento automatico delle ricerche o con i link presenti nel footer della pagina dei risultati. Grazie a questo strumento, puoi capire cosa le persone cercano su Google e utilizzare queste informazioni per ottimizzare la tua strategia di scrittura online.
Se ti occupi di web writing, non puoi non utilizzare Google Suggest. Questa funzione ti permette di completare le ricerche con suggerimenti basati sulla frequenza delle ricerche degli utenti. In questo modo, puoi conoscere le esigenze e le domande dei tuoi potenziali lettori e scrivere articoli che rispondano alle loro necessità.
Puoi utilizzare Google Suggest in diversi modi: ad esempio, per trovare idee per il tuo prossimo articolo o per completare un articolo già iniziato con argomenti correlati. Inoltre, combinato con strumenti come Semrush, Seozoom o Keyword Planner, puoi individuare le parole chiave più adatte per il tuo articolo.
In definitiva, Google Suggest è uno strumento fondamentale per chi si occupa di scrittura online. Non solo ti aiuta a scrivere per gli umani, ma ti consente anche di essere più efficace nella tua strategia SEO.
Con Google Trends puoi analizzare le tendenze temporali e geografiche di una parola chiave e scoprire quando e dove viene cercata di più. È un’utile risorsa per individuare le tendenze di ricerca e i periodi migliori per pubblicare i contenuti.
Tuttavia, non dimenticare mai l’importanza della tua mente e della tua capacità di contestualizzare. Non basta trovare le parole chiave pertinenti e le correlate, devi anche capire cosa vuoi comunicare con il tuo articolo per evitare di fallire nel tuo obiettivo.
Vuoi emergere e ottenere risultati con il tuo blog? Ti hanno detto di scrivere per Google e per i motori di ricerca. Ma c’è un problema: spesso il lavoro di SEO copywriting viene frainteso, causando danni alla community. Non permettere che le tecniche SEO diventino la base di partenza per mandare in fumo il tuo lavoro! Scopri come muovere i passi giusti e usare le keyword con intelligenza, senza sacrificare la qualità e l’engagement del tuo pubblico.
La peggiore condanna per un blogger è quella di scegliere gli argomenti che portano più traffico, ignorando cosa cercano i lettori fedeli che lo hanno sostenuto sin dall’inizio. Sono proprio loro a essere la linfa vitale del tuo blog, perché ti hanno permesso di capire, analizzare e monetizzare.
Non commettere l’errore di sottovalutare i tuoi lettori fedeli: sebbene non siano quelli che influenzano maggiormente le statistiche di Google Analytics, sono loro che ti aiutano a diventare autorevole nella tua nicchia e a raggiungere lo status di un vero esperto.
Ma come diventare un influencer? La risposta è semplice: lavorando sempre per il tuo pubblico e rispettando i loro interessi. Se inizi a inserire temi che non rientrano nel tuo piano editoriale, o a cercare di allargare troppo la tua portata per risultare più popolare, rischi di allontanare i tuoi lettori fedeli e di ottenere solo tante visite senza interazioni significative. Non c’è niente di peggio per un blogger che perdere l’appoggio del proprio pubblico.
Sei concentrato sul miglioramento del tuo blog, sul raggiungimento di un alto posizionamento sui motori di ricerca, ma forse ti sei distratto dalla cosa più importante: le relazioni con i tuoi lettori.
Sì, è vero, il SEO è importante per ottenere visibilità e aumentare il traffico, ma non dovrebbe essere il tuo unico obiettivo. Le persone che visitano il tuo blog, che commentano i tuoi post, che interagiscono con te sui social, sono la vera linfa vitale del tuo lavoro.
Pubblicare contenuti di qualità è solo la metà del lavoro. Devi anche creare e mantenere relazioni con i tuoi lettori, ascoltare i loro feedback, rispondere alle loro domande, coinvolgerli in conversazioni interessanti. Solo così puoi costruire una comunità fedele e coinvolta.
Non farti ingannare dalla tentazione di scrivere solo per i motori di ricerca. Ricorda che il tuo blog è fatto per le persone, non per i robot. Cerca di trovare un equilibrio tra l’ottimizzazione dei contenuti e la cura delle relazioni con i tuoi lettori. Solo così potrai avere un blog di successo a lungo termine.
Sei un vero talento nella scrittura e produci costantemente contenuti di grande qualità, pubblicando tutto ciò che serve per rimanere sempre aggiornato. Ma a volte, nel tuo entusiasmo, dimentichi l’aspetto più importante di tutti: le persone. In particolare, le relazioni con chi ama il tuo blog.
Mi riferisco alle conversazioni nei commenti, ai confronti animati sui social e agli scambi di email. Non dimenticare che l’essenza della scrittura va oltre la mera visibilità sui motori di ricerca: non devi trascurare le relazioni virtuose che hai con chi ti legge. Connettiti con il tuo pubblico e fai in modo che la tua passione per la scrittura diventi contagiosa.
Chiunque cerchi di migliorare la visibilità del proprio blog sui motori di ricerca, sa che i titoli sono fondamentali. Tuttavia, se si esagera con l’ottimizzazione SEO, si rischia di creare titoli noiosi che non attirano l’attenzione dei lettori più affezionati. Certo, questi titoli funzionano bene in termini di posizionamento, perché sono costruiti attorno alle parole chiave principali e rispettano la lunghezza massima di 65 caratteri, magari inserendo la keyword all’inizio per aumentare la rilevanza del contenuto. Ma creare un titolo efficace richiede molto di più.
Un buon titolo deve essere non solo SEO-friendly, ma anche persuasivo e informativo. Se ci si concentra troppo sull’aspetto SEO, si rischia di diventare monotoni e di perdere quell’energia che caratterizza i migliori blogger. È importante ricordare che i lettori si aspettano di essere conquistati da un titolo accattivante che li spinga a leggere il contenuto. Senza dimenticare che il tag title rimane il principale elemento di ottimizzazione per i motori di ricerca.
Quindi, per scrivere titoli che attirino l’attenzione del pubblico, è necessario trovare un equilibrio tra SEO e creatività. Sì, i titoli devono contenere le parole chiave giuste, ma allo stesso tempo devono essere originali e coinvolgenti. Solo così si potrà conquistare il pubblico e aumentare la visibilità del proprio blog. Questo è particolarmente utile anche per creare titoli accattivanti su LinkedIn, dove la competizione per l’attenzione degli utenti è sempre alta.
Scrivere per i motori di ricerca è diventata una pratica comune tra gli scrittori online, ma spesso ci si limita a ripetere parole chiave in modo meccanico, senza badare alla qualità del contenuto. Si inseriscono le parole chiave ovunque: nel tag title, nella descrizione, negli header, nell’URL e perfino nelle immagini. Ma questa strategia non basta per garantire un buon posizionamento su Google.
La verità è che la scrittura per i motori di ricerca richiede molto di più. Non si tratta solo di inserire le parole chiave nei titoli, ma di sviluppare il contenuto in modo creativo e originale, per rispondere alle esigenze specifiche dei lettori. Ecco perché ti consiglio di concentrarti su alcuni elementi chiave come:
- Tag title: è l’elemento più importante per l’ottimizzazione SEO di una pagina web, poiché indica il titolo della pagina che compare nella SERP e deve contenere le parole chiave principali.
- Tag H1: è il titolo principale della pagina, deve essere chiaro e informativo e contenere le parole chiave principali.
- Meta description: descrive in modo sintetico il contenuto della pagina e deve essere persuasiva per invogliare l’utente a cliccare sulla pagina nella SERP.
- SEO URL: l’URL deve contenere le parole chiave principali e descrivere il contenuto della pagina in modo chiaro e sintetico.
- H2, H3, H4: i sottotitoli della pagina sono importanti per organizzare il contenuto in modo logico e facilitare la lettura all’utente.
Per ottimizzare al meglio questi elementi, non basta seguire regole rigide, ma bisogna pensare a una comunicazione semplice ed efficace. L’URL deve essere chiaro e sintetico, in modo da trasmettere subito l’idea del tema centrale del post. La meta description, invece, può essere un’occasione per sperimentare la scrittura creativa e catturare l’attenzione dei lettori. Infine, il tag title deve unire SEO, persuasive copywriting e informazione per garantire un alto tasso di clic.
In sintesi, la scrittura per i motori di ricerca non deve essere vista come un ostacolo alla creatività, ma come un’opportunità per sviluppare contenuti di qualità che rispondano alle esigenze dei lettori.